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Levetiracetam

Levetiracetam

Meccanismo d’Azione di Levetiracetam

Il levetiracetam è un farmaco antiepilettico di seconda generazione, ampiamente utilizzato per il trattamento delle crisi epilettiche. Il suo meccanismo d’azione non è completamente compreso, ma si sa che agisce in modo diverso rispetto a molti altri farmaci antiepilettici tradizionali.

Una delle principali modalità con cui il levetiracetam esercita il suo effetto è attraverso la modulazione del rilascio di neurotrasmettitori. Questo avviene tramite il legame con una proteina specifica chiamata SV2A (Synaptic Vesicle Protein 2A), che si trova nelle vescicole sinaptiche dei neuroni.

Il legame con SV2A sembra influenzare il ciclo delle vescicole sinaptiche, riducendo così il rilascio di neurotrasmettitori eccitatori come il glutammato. Questo effetto può contribuire a stabilizzare l’attività neuronale, prevenendo l’insorgenza di crisi epilettiche.

Inoltre, questo farmaco potrebbe avere un impatto sulla trasmissione sinaptica inibitoria, potenziando l’effetto del neurotrasmettitore GABA (acido gamma-aminobutirrico), che è noto per le sue proprietà inibitorie sul sistema nervoso centrale.

Un altro aspetto interessante di questo farmaco è la sua capacità di modulare i canali ionici neuronali. Studi hanno suggerito che il farmaco potrebbe influenzare i canali del calcio di tipo N, che svolgono un ruolo cruciale nella regolazione del rilascio dei neurotrasmettitori.

Questa modulazione dei canali ionici potrebbe contribuire ulteriormente alla capacità di questo farmaco di prevenire le crisi epilettiche.

Il farmaco in questione è anche noto per la sua rapidità d’azione e per il suo profilo di interazioni farmacologiche relativamente basso. A differenza di molti altri farmaci antiepilettici, non sembra influenzare significativamente gli enzimi del citocromo P450, riducendo così il rischio di interazioni con altri farmaci. Questo lo rende una scelta attraente per i pazienti che potrebbero essere in trattamento con più farmaci contemporaneamente.

In sintesi, questo farmaco agisce principalmente attraverso la modulazione del rilascio di neurotrasmettitori e l’influenza sui canali ionici neuronali, stabilizzando l’attività neuronale e prevenendo le crisi epilettiche. Sebbene il suo meccanismo d’azione non sia completamente chiarito, le evidenze attuali indicano che il legame con la proteina SV2A e l’influenza sui canali del calcio sono componenti chiave della sua efficacia terapeutica.

Levetiracetam agisce principalmente modulando il rilascio di neurotrasmettitori e influenzando l’attività neuronale, rendendolo efficace nel controllo delle crisi epilettiche

Un altro modo in cui Levetiracetam esercita il suo effetto è attraverso la modulazione dei canali ionici, in particolare i canali del calcio di tipo N.

Questi canali sono cruciali per la trasmissione sinaptica e la regolazione del rilascio dei neurotrasmettitori. Modulando questi canali, il farmaco può contribuire a stabilizzare l’attività elettrica dei neuroni, riducendo la probabilità di scariche epilettiche.

Inoltre, questo farmaco potrebbe potenziare l’attività del neurotrasmettitore inibitorio GABA, aumentando così l’inibizione sinaptica. Questo effetto può contribuire ulteriormente a prevenire l’eccessiva eccitabilità neuronale che caratterizza le crisi epilettiche.

La combinazione di questi meccanismi rende il farmaco un’opzione efficace per molti pazienti con epilessia, inclusi quelli che non rispondono bene ad altri trattamenti.

Un aspetto importante del farmaco è il suo profilo di sicurezza. Nonostante la sua efficacia, è generalmente ben tollerato e presenta meno interazioni farmacologiche rispetto ad altri antiepilettici. Questo è particolarmente vantaggioso per i pazienti che devono assumere più farmaci per gestire altre condizioni mediche.

La rapidità d’azione del farmaco è un altro punto di forza.

Può iniziare a ridurre la frequenza delle crisi epilettiche in tempi relativamente brevi dopo l’inizio del trattamento, offrendo un sollievo rapido ai pazienti. Inoltre, la sua biodisponibilità è alta, il che significa che una grande percentuale del farmaco somministrato raggiunge il sito d’azione nel cervello.

In conclusione, questo farmaco è versatile e potente nel trattamento delle crisi epilettiche. La sua capacità di modulare il rilascio di neurotrasmettitori e influenzare l’attività neuronale lo rende una scelta efficace per molti pazienti. Grazie al suo profilo di sicurezza favorevole e alla rapidità d’azione, continua a essere una delle opzioni di trattamento preferite per l’epilessia.

Indicazioni Terapeutiche di Levetiracetam

Levetiracetam è indicato per il trattamento di diverse forme di epilessia, rendendolo un’opzione versatile per molti pazienti. Una delle principali indicazioni terapeutiche è il trattamento delle crisi parziali, con o senza generalizzazione secondaria, negli adulti e nei bambini di età superiore ai quattro anni.

Questo tipo di crisi è caratterizzato da scariche elettriche anomale che iniziano in una specifica area del cervello e possono diffondersi ad altre regioni.

Inoltre, Levetiracetam è utilizzato come terapia aggiuntiva per il trattamento delle crisi miocloniche nei pazienti con epilessia mioclonica giovanile. Questa condizione è spesso caratterizzata da brevi e improvvisi spasmi muscolari che possono essere difficili da controllare con altri farmaci antiepilettici. Il farmaco ha dimostrato di essere efficace nel ridurre la frequenza e l’intensità di queste crisi, migliorando la qualità della vita dei pazienti.

Un’altra indicazione terapeutica importante è il trattamento delle crisi tonico-cloniche generalizzate primarie.

Queste crisi coinvolgono l’intero cervello fin dall’inizio e sono caratterizzate da una perdita di coscienza seguita da contrazioni muscolari generalizzate. Il farmaco può essere utilizzato sia come monoterapia che come terapia aggiuntiva in questi casi, offrendo flessibilità nel piano di trattamento.

Oltre a queste indicazioni specifiche, questo farmaco è spesso prescritto off-label per altre condizioni neurologiche che possono beneficiare della stabilizzazione dell’attività neuronale.

Ad esempio, alcuni medici lo utilizzano per trattare le crisi epilettiche associate a malattie neurodegenerative, come la malattia di Alzheimer, o in pazienti con lesioni cerebrali traumatiche.

Il farmaco è disponibile in diverse formulazioni, tra cui compresse, soluzione orale e soluzione iniettabile, il che facilita la personalizzazione del trattamento in base alle esigenze specifiche del paziente. Questa varietà di formulazioni consente anche un’agevole gestione della terapia in diverse situazioni cliniche, come durante le fasi acute delle crisi o per i pazienti che hanno difficoltà a deglutire.

In sintesi, questo farmaco è altamente versatile con una vasta gamma di indicazioni terapeutiche nel trattamento dell’epilessia. La sua efficacia nel controllo di diversi tipi di crisi epilettiche, combinata con il suo profilo di sicurezza favorevole, lo rende una scelta preziosa per i clinici. La disponibilità di diverse formulazioni aggiunge ulteriore flessibilità, permettendo un approccio terapeutico su misura che può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti affetti da epilessia.

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